Bentornati nel mio blog per l’ultimo post dell’anno!

Fin dalla più tenera età sono sempre stata rapita dall’atmosfera che si respira in questi giorni nelle strade, nei negozi e, soprattutto, nelle case. Dicembre, per me, è l’odore di cannella e zenzero dei biscotti che regalerò ai pazienti e che appenderò all’albero, sono le luci soffuse delle candele accese sul davanzale delle finestre che illuminano il mio rientro a casa nei lunghi pomeriggi invernali, sono le chiacchiere in famiglia mentre prepariamo i cappelletti o i panpepati, sono le canzoni di Natale che risuonano nella sala mentre addobbo l’albero o preparo i lussekatte per la festa di Santa Lucia.

Lussekatte, dolci allo zafferano svedesi

Tradizioni che si tramandano

Ebbene si, nonostante i ritmi frenetici a cui siamo costretti, sono riuscita a conservare un po’ di quella magia e incanto che il Natale ha portato nella mia infanzia, grazie anche all’entusiasmo trasmessomi dai bambini che ogni giorno entrano nella stanza di terapia.

Stoccolma, dicembre 2018

Panpepati, dolce tipico ternano

Atmosfere natalizie in casa

Quale miglior momento, quindi, per fare una piccola lista di regali da far trovare sotto l’albero la mattina del 25 dicembre?

Gli articoli sono suggeriti direttamente dall’American Speech-Language-Hearing Association e possono essere regalati indifferentemente a bambini e bambine

  1. GIOCO SIMBOLICO

Casa delle bambole, bambole e bambolotti, cucina giocattolo, servizio da tè, set di treni, garage per macchinine, città in miniatura, animaletti, cibi giocattolo etc.

I bambini possono fingersi veterinari, maestri, cuochi, meccanici, sviluppando diversi schemi di gioco e favorendo l’imitazione di azioni e comportamenti che fanno parte della loro quotidianità.

A differenza dei giochi elettronici, permettono a bambini e i genitori d’interagire, stimolare la comunicazione e il linguaggio, perché permettono di utilizzare un gran numero di suoni e parole.

Aiutano ad acquisire le abilità di interazione sociale, favorendo la comparsa del gioco simbolico e le capacità di astrazione. Attraverso l’uso di frasi brevi e semplici e alla denominazione, si sviluppa il vocabolario e la morfosintassi del bambino.

Potete utilizzare lo stesso materiale per proporre giochi di “compere”, dove alternarvi nel ruolo di “negoziante” ed “acquirente”: aiuterete la memoria, l’attenzione e le capacità di ascolto, la conoscenza dei numeri, l’abilità a contare, l’alternanza dei turni comunicativi, l’uso di parole di cortesia.

   

  1. LIBRI

Andate in una libreria specializzata per l’infanzia e scegliete insieme al vostro bambino quali libri chiedere a Babbo Natale. Tenete sempre in considerazione il livello di sviluppo raggiunto da vostro figlio, indipendentemente dall’età suggerita nel volume. Esistono libri sensoriali, di stoffa, galleggianti, che potete proporre già nei primi mesi di vita, libri con singole immagini, descrittivi, con storie più o meno complesse e filastrocche. Se avete dei dubbi, fatevi dare qualche suggerimento dal libraio di fiducia o da una logopedista specializzata nell’infanzia.

Un’idea originale è rappresentata anche dalla realizzazione di libri personalizzati, dove il protagonista ha il nome e l’aspetto di vostro figlio. Troverete un’ampia scelta cercando sulla rete.

 

 

Non dimenticate che esistono anche collane dedicate a bambini con disabilità o dislessia, costruiti in modo da essere facilmente fruibili (uso della CAA o con Font ad alta leggibilità).

  1. CARTE, GIOCHI DA TAVOLA

Anche in questo caso, provate a seguire le attitudini e le passioni dei vostri bambini, tenendo conto soprattutto dell’età. Dal classico Memory passando per “Trivial Pursuit” o al “Gioco dell’Oca”, oltre a potenziare le skills attentive, di memoria e apprendimento, favoriscono il rispetto di regole, la costruzione di strategie e problem solving.

                                                       

Lo sviluppo linguistico può essere favorito in particolar modo nei giochi in cui i bambini devono osservare i legami tra le figure e riconoscere l’intruso, oppure associare delle tessere secondo criteri logici prestabiliti.

I giochi da tavolo, inoltre, rappresentano un’occasione per permettere alla famiglia di riunirsi e trascorrere del tempo insieme. Indicati per bambini che riescono a rimanere concentrati in un’attività almeno per 10 minuti.

  1. BLOCCHI, COSTRUZIONI, GIOCHI IN LEGNO, PESCA MAGNETICA, PONGO

Questi giocattoli incoraggiano la creatività, la logica, l’organizzazione, la concentrazione e le abilità manuali, forniscono input sensoriali, supportando anche lo sviluppo di abilità motorie fini, il riconoscimento, la scelta di colori, forme, dimensioni.

Per esempio, “Mr Potato” è dotato di tanti componenti che si possono applicare e che trasformano la “patata” in una “faccia”, aiutando ad acquisire il lessico del corpo umano e dello schema corporeo.

Semplici incastri di legno, rappresentati forme e colori diversi, sono particolarmente indicati nei primi 3 anni di vita.

Per i bambini più grandi si possono proporre giochi come “L‘allegro Chirurgo” e simili, che stimolano la motricità fine e la coordinazione oculo-manuale.

 

  1. BIGLIETTI PER MUSEI ED ATTIVITÀ’ DEDICATE AI BAMBINI

Approfittate delle festività per programmare una gita in un museo che abbia un reparto dedicato ai bambini.

A Milano potete trovare il MUBA, dove i bambini possono sperimentare, giocare, conoscere e imparare, visitando mostre temporanee oppure partecipando a laboratori/workshop. Il range di età a cui si rivolge va dai 12 mesi ai 12 anni. Sempre a Milano c’è il Museo della scienza e della tecnologia, con un percorso dedicato ai più piccoli che parte dalle prime invenzioni di Leonardo Da Vinci e compie un viaggio nella storia fino ad arrivare ai macchinari più moderni.

A Trento, il MUSE usa la metafora della montagna per raccontare lo sviluppo della vita sulla terra, insieme a numerose attività dedicate ai più piccoli, come il Maxi Ooh!, la Discovery Room, lo zainetto del museo e il laboratorio per piccoli giardinieri.

Ad Ancona, Bologna e Varese troverete dei musei tattili (nati con l’intento di avvicinare i non vedenti all’arte) dove le opere DEVONO essere toccate.

In Umbria, vi consiglio di organizzare una giornata alla scoperta del Museo del giocattolo o al Centro della scienza POST (entrambi a Perugia).

Se il tempo lo permette (altrimenti segnatelo tra le mete da visitare con la bella stagione), portate i vostri bambini in uno dei più importanti musei a cielo aperto dell’Umbria, il parco archeologico di Carsulae, dove spesso vengono organizzati attività e laboratori didattici dedicati ai più piccoli. Sempre in provincia di Terni, nel piccolo borgo di San Gemini, potrete trovare il Geolab, un museo/laboratorio sulla Scienza della Terra. Qui vengono affrontati i vari aspetti della formazione terrestre in modo semplice attraverso l’utilizzo di materiale audiovisivo ed il supporto di plastici interattivi.

Nell’elenco possiamo includere anche acquari, fattore didattiche e zoo botanici. Per ulteriori idee, potete visitare il sito https://www.familygo.eu/

  1. SCRIVETE UNA LETTERA….DA PARTE DI BABBO NATALE!

“Cliff House, In cima al mondo

Vicino al Polo Nord

Natale 1925″ 

Miei cari ragazzi,

Quest’anno sono terribilmente impegnato e non proprio ricco. Mi sono successe delle cose tremende, alcuni regali si sono rovinati, l’Orso del Polo Nord non mi ha aiutato e ho dovuto traslocare da casa proprio prima di Natale, così potete capire in che stato mi trovi…”

Queste parole sono dello scrittore J.R.R Tolkien, autore de “Il signore degli anelli” e padre indiscusso del genere fantasy. Dal 1920 al 1943, rispose alle letterine dei propri figli (il più piccolo aveva 3 anni), fingendosi Babbo Natale: nelle epistole, più o meno lunghe e più o meno verosimili in base all’età raggiunta dai figli, venivano descritte le dis-avventure polari della famiglia di Santa Klaus, composta da renne, elfi ed orsi pasticcioni, senza dimenticare di inserire riferimenti alla vita reale e quotidiana dei bambini. Ogni lettera era accompagnata da disegni colorati e vivaci.

Il libro “LETTERE DA BABBO NATALE”, ed. Bompiani, le ha raccolte tutte e nella nuova edizione a colori sono riprodotti i bellissimi disegni ad inchiostro fatti a mano dallo stesso autore. Una lettura che mi sento fortemente di consigliarvi!

Un’idea originale, a budget zero, capace di far sentire i bambini speciali ed importanti; sicuramente, qualcosa di cui conserveranno un dolcissimo ricordo quando saranno diventati grandi.

  1. IL VOSTRO TEMPO

Sembrerà banale e scontato, ma spesso quello che i bambini ci chiedono è di fermarci e dedicare loro del tempo, lasciando fuori dalla porta cellulari, lavoro e preoccupazioni.

Durante le festività, paradossalmente il tempo sembra quasi diminuire; provate allora a coinvolgere i vostri figli nella attività quotidiane. Inventate dei giochi che prevedano, ad esempio, andare a fare la spesa (decidete insieme cosa comprare, cerchiatelo nei volantini del supermercato, scrivete una lista e fatela depennare mano a mano dal bambino); potete fare dei biscotti da appendere sull’albero o un dolce per la colazione; mettetevi una bella sciarpa e andate a raccogliere le pigne nel bosco, ascoltate la musica insieme e inventate delle coreografie divertenti…

Se non avete idee, lasciatevi guidare dai vostri bambini: sedetevi accanto a loro nel momento del gioco, sapranno loro come coinvolgervi.

Per avere ulteriori suggerimenti su come utilizzare i giochi trovati sotto l’albero, vi consiglio di leggere i precedenti post  https://www.eleonoratinilogopedista.it/supportare-lo-sviluppo-cognitivo-attraverso-linterazione/https://www.eleonoratinilogopedista.it/come-parlare-al-proprio-bambino-strategie-comunicative-che-aiutano-il-linguaggio/

Spero di avervi fornito sufficienti idee e spunti per arrivare “preparati” a questo Natale 2019.

Vi auguro di trascorrere delle giornate serene, in qualunque modo decidiate di trascorrere questo periodo di festa.

“Il vero spirito del dono natalizio, è quello che veicola affetto e pensiero, non compulsione e conformismo. E’ quello che suscita memorie emotive, quello che unisce in una relazione, quello che riceviamo da qualcuno che non ci vuole diversi da ciò che siamo e che facciamo”

Ci vediamo nel 2020!