Con questo articolo inauguriamo un lungo approfondimento, che verrà portato avanti nel corso dei prossimi mesi, dedicato alle capacità comunicativo-linguistiche nei primi 12 mesi di vita.

Molto spesso si pensa che il linguaggio, nei bambini, inizi dopo il primo anno.

In realtà, in questo periodo, i nostri cuccioli sviluppano tutte quelle abilità (pre-requisiti) che saranno poi utili per la comparsa del linguaggio orale; fin da subito i genitori possono “coltivare” questi piccoli semi, attraverso semplici giochi e strategie.

Nell’articolo di oggi, parleremo di: STRATEGIE COMUNICATIVE

INTENZIONALITA’ COMUNICATIVA

I\le nostr* bambi* comunicano con noi fin dalla nascita, seppur in modo non intenzionale; attraverso il pianto, ad esempio, fanno sapere ai loro genitori se hanno fame, se provano disagio etc.

Solo successivamente, imparano che ad una loro azione (pianto\sorriso\gesto) corrisponde una reazione da parte del mondo esterno: se piango mi cambiano il pannolino, se sorrido mi fanno un sacco di coccole e rispondono al sorriso, se alzo le braccia mi prendono in braccio.

Parliamo di INTENZIONALITA’ COMUNICATIVA, quindi, quando il\la bambin* compie volontariamente delle azioni (verbali o non) per attirare la nostra attenzione e condividere un suo bisogno.

COSA FARE PER INCENTIVARE LO SCAMBIO COMUNICATIVO E IL LINGUAGGIO?

Una volta raggiunta l’intenzionalità comunicativa, è possibile mettere in atto le seguenti strategie:

  • Verbalizzate il messaggio gestuale\vocale del\la bambin*
  • Non fate cadere il tentativo di comunicare con voi non rispondendo alla sua richiesta

Provate quindi a descrivere a voce quella che secondo voi è la richiesta di vostr* figli* ; alcuni esempi possono essere:

  • Guarda alternativamente voi e poi il pupazzo che non riesce a prendere, emette dei versetti ; “Vuoi giocare con il pupazzo?” “Mamma prende il pupazzo” “Ecco qui il tuo pupazzo”
  • Siete in cucina, vede la pappa, inizia a piangere; “Hai fame?” “Vuoi la pappa?” “Vuoi l’acqua?” “Arriva papà con la pappa”
  • E’ sedut* sul seggiolone, vi guarda e alza le braccia: “vuoi venire in braccio?” “Sali su?”

Cercate sempre di associare la vostra PAROLA al GESTO\VOCALIZZO del\la bambin* PRIMA di soddisfare la sua richiesta.

Evitate invece tutti quegli atteggiamenti che ostacolano l’interazione:

  • Fare finta di non capire il messaggio per farl* sforzare a parlare
  • Non guardare negli occhi quando si risponde alla richiesta
  • Ignorare i tentativi di comunicazione senza dare una risposta (es: bambin* tende le braccia perché vuole venire in braccio ma voi state scolando la pasta e non potete guardarl* negli occhi, sorridete e con tono allegro dite “mamma\papà arriva subito, appoggio questa cosa e poi arrivo, aspetta un pochino!”. Se il\la bambin* percepisce il tono allegro del genitore e condivide lo sguardo, si sente considerato nella sua richiesta e diminuirà la frustrazione di non vedere accontentata subito la sua richiesta.

Nel prossimo articolo affronteremo un argomento che sta a cuore a molt* di voi e che è sempre stato fonte di dibattito: come parlare ai\all* bambin* più piccoli? E’ giusto usare diminutivi, una prosodia cantilenata etc?

A breve tutte le risposte!