Dovrei usare il “baby-talk” (o “mammese”) quando parlo con il mio bambino?

La risposta è un sonoro SI! Gli studi dimostrano che i bambini che sono stati esposti durante i primi 12 mesi di vita da un linguaggio più infantile, alias baby-talk o “mammese”,  tendono ad avere un vocabolario più ampio all’età di 2 anni.
Il baby talk è uno stile di parlato lento e acuto che gli adulti usano spesso mentre parlano ai loro bambini. Questo tono melodico cattura l’attenzione di tu* figli* più di quello usato tra adulti. E indovina? La ricerca dimostra che parlare così aiuta in modo significativo lo sviluppo del linguaggio! Non è incoraggiante sapere che puoi avere un’influenza così positiva sullo sviluppo del tuo bambino solo cambiando tonalità della voce?
ATTENZIONE: questo NON significa usare parole inventate, suoni errati e grammatica sbagliata!! Il baby talk consiste nell’usare una GRAMMATICA CORRETTA, PAROLE VERE ma con una VOCE ACUTA ed ESAGERANDO MIMICA ed ENFASI!
Alcuni genitori si sentono a proprio agio con questa modalità, mentre altri si sentono  innaturali e persino imbarazzati a interagire con loro figli* in quel modo! Non preoccuparti, è successo anche a me!
Al contrario, mia mamma è una guerriera del baby-talk!
Le viene naturale e non le interessa se sembra una matta che parla con una voce cantilenante da principessa Disneys a sua nipote nel mezzo del negozio di alimentari!
Io ho trovato la mia comfort zone: mi sono impegnata ad usare il baby talk mentre sono a casa!
Con questo articolo spero di aiutarti a sentirti sicuro dell’importante ruolo che svolgi nello sviluppo del linguaggio di tu* figli*, fornendoti strategie collaudate che funzionano!