Nuovi consigli per arricchire la nostra libreria!
Questo mese parliamo di…papà!

Il libro da tenere sul comodino in questi giorni è “Papà fatti sentire” (BUR Rizzoli); l’autrice è dott.ssa Stefania Andreoli (psicologa e psicoterapeuta specializzata nell l’infanzia, adolescenza e famiglie, consulente tra gli altri, per Walt Disney&Co., Mondadori, Fabbri, Giunti e De Agostini).

Come è cambiata la figura del papà negli ultimi anni? Sicuramente ci siamo allontanati dall’immaginario del padre-padrone, emotivamente distante, poco collaborativo nella gestione del quotidiano, delegante nella crescita della prole:  “i padri che portavano i pantaloni, i cui compiti si esaurivano nel lavorare e guadagnare, di poche parole e sguardi eloquenti“.

Allo stesso tempo, gli uomini di oggi calzano male anche l’abito del genitore “gregario”, supplente di una mamma che continua a restare il centro decisionale e affettivo della famiglia.

A differenza di qualche tempo fa, il papà 2.0 è aperto al dialogo e attento alle esigenze dei figli, “si mette in discussione, accetta di affiancare la mamma anche nelle cure primarie, si chiede come offrire qualcosa che vada oltre il sostentamento materiale”.

Allora, perché alcune madri non danno loro il giusto spazio?

La psicoterapeuta sostiene che, ormai, ci sia più bisogno di padri e meno di madri:alcune mamme sono difficili da arginare: sono ovunque, non mollano sui territori conquistati, tra educazione, presenza a scuola, social network, lavoro. I loro uomini, ma anche i figli, le raccontano come factotum a cui è difficile affiancarsi per fare squadra. Se loro fanno un passo indietro, gli uomini, nonostante la crisi della virilità, possono partecipare di più al percorso di crescita dei figli”.

Gli uomini hanno avviato quella che l’autrice chiama una “rivoluzione gentile” che è appena agli inizi.

Immaginiamo un grande fiume. È come se i papà fossero nel mezzo del guado: sono partiti, coraggiosi, ma ancora non riescono ad arrivare dall’altra parte e a volte bevono un po’ d’acqua. Il mio consiglio è fare squadra, tra loro e con i figli: va costruita una nuova paternità collettiva”.

Nelle pagine di questo manuale, la dott.ssa Andreoli si propone di aiutare questi papà in “piena crisi d’identità”, studiando l’evoluzione di questa figura oltre i clichè. «Bersagliati dalle crescenti richieste dei figli, i padri sentono che hanno bisogno di fare un salto di qualità, ma non sempre sanno in quale direzione» . Consigli per imparare non come “fare”, ma come “essere”.

Attraverso le parole stesse dei suoi pazienti, viene spiegato come modificare i nostri comportamenti per dare ai figli un supporto reale (empatia in primis, condividere esperienze affettivamente significative, dare ai figli la possibilità di esprimere le proprie emozioni, perché “farlo solo con le mamme non basta più“. )

Un libro ricco di spunti di riflessione, capace di farci fermare a riflettere sulle nostre modalità comunicative all’interno della famiglia e della coppia, per liberare e trasmettere il nostro mondo interiore e donarlo ai nostri figli.

Un libro da leggere in due.