Avete mai sentito parlare dei silent book, i libri senza parole?

Sono dei volumi che raccontano una storia attraverso i disegni, senza il testo scritto.

Sono adatti a tutti i bambini perché le immagini rappresentano un mezzo di comunicazione universale che abbatte ogni barriera linguistica: proprio per questo, a Lampedusa, c’è una biblioteca che ospita 300 silent book per i piccoli migranti che arrivano nel nostro paese. Sono libri consigliati, in particolare, a tutti i bambini che ancora non leggono autonomamente, che non conoscono la lingua del testo o che hanno difficoltà di lettura.

Quali sono i punti di forza delle immagini e delle illustrazioni?

  • Educano lo sguardo e l’immaginazione attraverso le diverse proposte stilistiche degli illustratori
  • Forniscono una lettura parallela rispetto al testo scritto, inducono riflessioni e aprono un dialogo autonomo con il bambino
  • Nella descrizione delle figure il bambino mette in atto un processo di analisi

Inoltre, in un periodo storico in cui i nostri bambini sono iper-stimolati e fanno fatica a mantenere l’attenzione, questi libri possono diventare un valido alleato, perché ci costringono a fermarci, concentrarci, a prestare attenzione ai dettagli, a tornare sulle stesse parti più volte, perché ad ogni “lettura” possiamo scoprire qualcosa di nuovo.

In questi giorni è tornato nelle librerie un classico della letteratura senza parole, uno dei silent book più famosi dell’illustratore e fumettista Raymond Brigg: “IL PUPAZZO DI NEVE”.

Racconta Stefania di Mella, editor di Rizzoli : “E’ un albo che ha fatto scuola. E’ diventato un classico del Natale pur essendo nato con tutt’altre intenzioni; nella mente dell’autore doveva essere un racconto sul ciclo della vita e della sua perdita, che si coglie nelle immagini finali quando il bambino si sveglia e non trova più il pupazzo di neve con cui ha condiviso una meravigliosa avventura.”

Tra le novità in libreria c’è Sssh di Fred Paronuzzi e Mariana Ruiz Johnson (Camelozampa): un silent book “rumoroso”, dove le uniche parole sono le onomatopee che accompagnano la giornata di un bambino.

L’approccio iniziale a questa tipologia di libri potrebbe risultare difficile a chi è abituato ad affidarsi all’ancora della parola scritta…ecco alcuni consigli per utilizzare al meglio questi volumi.

  • Soffermatevi sulle immagini del libro per raccontare la storia, non abbiate fretta di girare pagina
  • Indicate voi le figure, descrivetele
  • Se invece le indica il vostro bambino, fatevi raccontare cosa vede, ditegli voi che sensazioni avete (vi spaventano, vi fanno ridere, vi ricordano qualcosa…).
  • Partecipate voi per primi, e ponete domande senza interrogare (« Secondo te…»)

 

Non vi resta che correre in libreria e…buona lettura!