Se siete genitori di un bambino “piagnucoloso” , sono quasi certa che questo articolo potrà aiutarvi. Anche io ho attraversato la temuta fase dei piagnistei e ci sono stati momenti in cui ho pensato che non sarebbe mai finita. Avrei fatto di tutto per far sì che mia figlia si “lamentasse” di meno…e la chiave era capire il perchè di quel comportamento.

I bambini piccoli, ricorrono spesso ai piagnistei a causa delle loro limitate capacità di comunicazione. Il loro vocabolario è limitato e ciò rende difficile esprimere efficacemente i loro bisogni e le loro emozioni. La frustrazione aumenta quando faticano a trasmettere i loro desideri, portando a vere proprie “crisi” che possono mettere a dura prova anche i genitori più pazienti.

Vediamo nello specifico perchè compaiono certi comportamenti.

1. Abilità comunicative limitate.

I bambini ricorrono spesso ai “capricci” perché le loro capacità di comunicazione sono ancora in fase di sviluppo. Con un vocabolario limitato, fanno fatica a esprimere efficacemente i loro bisogni e le loro emozioni. Questa frustrazione li porta a lamentarsi perchè è un mezzo di comunicazione più facile

2. Esprimere le emozioni.

Quando i bambini si trovano ad affrontare una serie di emozioni, possono usare i piagnistei come mezzo per trasmettere i lori sentimenti. Questo è particolarmente vero quando hanno difficoltà ad articolare verbalmente le loro emozioni. I “capricci” diventano uno sfogo per esprimersi.

3. Ricerca di attenzione.

I bambini piccoli possono adottare il piagnisteo come strumento per ottenere attenzione. Quando si rendono conto che il loro “lamentasr” suscita una risposta, sia essa positiva o negativa, possono usarlo come una strategia per coinvolgere i genitori.

COME  PREVENIRE O AFFRONTARE QUESTI COMPORTAMENTI?

1.Incoraggiare l’espressione verbale o non verbale.

Sostenete lo sviluppo del linguaggio del bambino incoraggiandolo a usare gesti o parole. Sollecitateli a esprimersi ponendo domande semplici come “Puoi dirmi cosa vuoi?” o “Come ti senti?”.

2. Offrire una comunicazione positiva.

Siate un modello di comportamento usando un linguaggio chiaro e semplice. I bambini imitano spesso ciò che vedono, quindi parlate loro come vorreste che facessero con voi. Puoi trovare queste strategie nel corso “Baby Talk”.

3.Convalidare le emozioni.

Riconoscete le emozioni del vostro bambino, anche se fatica a esprimerle in modo coerente. Frasi come “Capisco che sei arrabbiato” o “Va bene sentirsi così” possono aiutarlo a capire e a gestire le proprie emozioni, riducendo i piagnistei.

4.Stabilire una routine.

I bambini si nutrono di routine, quindi stabilire una routine quotidiana prevedibile può ridurre l’ansia e la frustrazione. Quando i bambini sanno cosa aspettarsi, diventa più facile per loro comunicare le proprie esigenze.

5.Siate pazienti.

La pazienza è fondamentale quando si ha a che fare con i “capricci” dei bambini. Ricordate che questa fase è temporanea e fa parte del loro percorso di sviluppo. Rispondere con calma e pazienza crea un ambiente favorevole.

Comprendere il nesso tra le limitate capacità di comunicazione e i piagnistei dei bambini è fondamentale per i genitori. Promuovendo attivamente lo sviluppo del linguaggio e utilizzando strategie di comunicazione positive, i genitori possono affrontare questa fase difficile con empatia e pazienza.

Spero che questi consigli vi siano stati di aiuto.

Per imparare strategie semplici ed efficaci per far parlare il vostro piccolo, date un’occhiata al mio corso  Baby Talk!